L’accessibilità assume un ruolo sempre più centrale, poiché garantire che tutti possano navigare sul web senza ostacoli è diventato un imperativo per le aziende e non solo. In questo contesto, l’attenzione si rivolge sempre di più verso innovazioni che possano facilitare l’accesso alle informazioni online a persone con difficoltà di vario tipo, come la dislessia. okACCEDO, pioniere italiano nell’offrire soluzioni tecnologiche proprietarie per l’accessibilità digitale, si impegna a rendere le interfacce digitali aziendali non solo conformi alla legge Stanca ma anche ottimizzati per un’ampia varietà di utenti, tra cui coloro che convivono con la dislessia. Ma come può un semplice cambiamento di carattere contribuire significativamente a questo processo?
In questo articolo parleremo dei font per dislessici, che, se integrati a dovere all’interno di un portale web, fanno davvero la differenza e consentono a tutti di fruire a pieno delle risorse offerte nel mondo di Internet.
L’importanza del font nella dislessia
La dislessia è una difficoltà di apprendimento specifica che influisce sulla capacità di leggere, scrivere e interpretare parole, lettere e altri simboli. Nonostante non influenzi l’intelligenza generale, chi ne soffre può trovare la navigazione su siti web standard frustrante e dispendiosa in termini di tempo. Qui entra in gioco il concetto di carattere per dislessici, design specialmente studiati per migliorare la leggibilità del testo per gli utenti con dislessia.
Essendo questa una delle patologie più diffuse, rappresenta un campo in cui l’innovazione e l’accessibilità si incontrano per creare soluzioni che migliorino concretamente la vita delle persone. Nell’era digitale, l’accesso all’informazione dovrebbe essere un diritto incondizionato, eppure, per molti utenti con dislessia, navigare in Internet può rappresentare una sfida quotidiana. I font per dislessici non sono solo una soluzione praticabile ma anche un simbolo dell’impegno verso un web più inclusivo. Concretamente, come appaiono i font per dislessici?
Caratteristiche dei font per dislessici
Il font dislessia è progettato tenendo conto delle specifiche esigenze visive degli utenti a cui è destinato. Questi segni presentano spesso una maggiore distinzione tra lettere simili, come ‘b’ e ‘d’, e uno spazio ottimizzato tra caratteri e parole, riducendo il rischio di sovrapposizione e migliorando significativamente l’esperienza di lettura. La scrittura dislessia, quindi, non è solo una questione estetica, ma un vero e proprio strumento di accessibilità che può fare la differenza nella navigazione quotidiana del web. Alcuni esempi pratici?
Dyslexie, uno dei font più noti, progettato per rendere le lettere più distinguibili tra loro, con forme uniche che minimizzano la possibilità di confusione e inversione; OpenDyslexic, altro stile molto diffuso, poiché offre lettere con un peso alla base, che dovrebbe aiutare a ridurre il rovesciamento e la rotazione delle lettere, rendendo il testo più stabile e leggibile; Read Regular, creato con l’intento di aiutare non solo i dislessici, offre un design chiaro e facilita la lettura per tutti; Lexie Readable, combina elementi dei font tradizionali per bambini con caratteristiche pensate per i dislessici, come lettere distinte e spaziature ampie; Comic Sans, anche se non è stato progettato specificamente per i dislessici, è spesso citato come più facile da leggere per alcuni individui con dislessia, grazie alle sue forme di lettere non convenzionali e alla non uniformità, che aiuta a distinguere meglio i segni alfabetici.
A parte garantire la conformità legale, adottare font adatti ai dislessici e altre misure per migliorare l’accessibilità digitale arricchiscono il valore etico e sociale di un’azienda. Mostrare attenzione verso le esigenze di tutti gli utenti non solo migliora l’immagine aziendale ma contribuisce a costruire un rapporto di fiducia e lealtà con i consumatori. L’accessibilità, quindi, va vista non come un onere ma come un’opportunità di crescita e differenziazione nel mercato. A livello legislativo, quali sono le implicazioni? Lo vediamo di seguito.
L’adeguamento alla Legge Stanca
La Legge Stanca impone alle aziende e alla Pubblica Amministrazione l’obbligo di rendere i propri siti web accessibili a tutti gli utenti, inclusi quelli con disabilità, entro il 2025. Non conformarsi può comportare sanzioni fino al 5% del fatturato. Realtà come okACCEDO, con la sua expertise e gli strumenti proprietari come okDashboard e okWidget offrono un supporto indispensabile per le aziende che mirano a rispettare questi obblighi legali, migliorando al contempo la visibilità del sito, la SEO e l’esperienza degli utenti.
In tal senso, adottare font adatti ai dislessici non solo contribuisce alla conformità legale ma apre le porte a un pubblico più ampio, migliorando l’usabilità e l’esperienza complessiva. La consulenza personalizzata di okACCEDO guida le aziende nell’analisi del sito, nell’identificazione di potenziali problemi e nella redazione della Dichiarazione di Accessibilità, assicurando soluzioni immediate e su misura per qualsiasi esigenza.
In vista dell’obbligo di adeguamento alle linee guida WCAG e alla Legge Stanca, è fondamentale per le imprese intraprendere azioni concrete per garantire l’adeguatezza dei propri siti; l’utilizzo di font per dislessici rappresenta solo una delle tante misure che possono essere adottate per rendere il web un luogo più inclusivo. okACCEDO si posiziona come un partner strategico in questo percorso, offrendo strumenti, formazione e consulenza per navigare le sfide dell’accessibilità digitale.
L’invito è dunque quello di scoprire le soluzioni esistenti per adeguare il proprio sito prima delle scadenze in arrivo e garantirsi un punto di riferimento affidabile per tutto ciò che concerne l’accessibilità online. La strada verso un internet completamente accessibile è ancora lunga, ma grazie ad una consulenza adeguata, il percorso sembra meno impervio. Includendo nei propri siti web font per dislessici e adottando le raccomandazioni WCAG, le aziende possono realmente fare la differenza nella vita di milioni di utenti, al fine di creare insieme un ambiente digitale accessibile a tutti, senza eccezioni.