Dichiarazione di Accessibilità

Compliance

Dichiarazione di Accessibilità

Strumento richiesto dalla Legge 9 gennaio 2004 n.4 per attestare e dichiarare il livello di accessibilità di siti web ed applicazioni mobili.

rappresentazione grafica di una dichiarazione di accessibilità

Dichiarare per evitare la sanzione!

Dichiarare il reale stato di accessibilità di siti web ed applicazioni mobili è l’unico modo per essere al sicuro dalla sanzione per mancata conformità!

Delivery

Fac-Simile dichiarazione

Un fac-simile della dichiarazione di accessibilità sarà consultabile tramite la nostra dashboard.

La dashboard fornisce informazioni statistiche rispetto gli errori di accessibilità, ne permette una rapida e precisa consultazione e mostra i singoli elementi che causano uno specifico errore nel touch-point analizzato. Fornisce anche un fac-simile della dichiarazione di accessibilità in relazione agli esiti dell’analisi e redatta secono le linee guida AgID.

immagine della sezione dichiarazione di accessibilità della dashboard di okaccedo, dove vengono consegnati i fac-simili delle dichiarazioni di accessibilità

Che cos’è la Dichiarazione di Accessibilità?

La Dichiarazione di Accessibilità, richiesta dalla Legge 9 gennaio 2004 n.4, è uno strumento essenziale per valutare e attestare l’accessibilità di siti web e applicazioni mobili secondo le linee guida accessibilità. Essa implica un’analisi accurata delle caratteristiche e delle funzionalità dell’interfaccia digitale, al fine di garantire la conformità agli standard stabiliti. 

Questo processo non solo favorisce l’inclusione e l’equità nell’accesso alle risorse online per tutti gli utenti, ma promuove anche la conformità legale e l’immagine di responsabilità sociale delle organizzazioni coinvolte. La Dichiarazione di Accessibilità, dunque, rappresenta un passo cruciale verso un ambiente digitale più inclusivo e accessibile per tutti.

Quali sono le sanzioni previste?

La mancata conformità a questa normativa può comportare serie conseguenze legali, che possono includere multe salate, azioni legali e richieste di correzione entro determinati tempi.

Nello specifico, le sanzioni previste per il settore privato possono arrivare fino al 5% del fatturato; per la pubblica amministrazione, invece, sono presenti sanzioni dirigenziali e disciplinari (D.L. 165/2001 impossibilità rinnovo stesso incarico dirigenziale, rimozione dall’incarico o decurtazione dello stipendio fino all’80% in relazione alla gravità della violazione).

Come dichiarare correttamente? 

Per produrre una dichiarazione corretta ed onesta è necessario prima di tutto affrontare una fase di analisi per verificare il reale stato di accessibilità del touch-point in questione, analizzando con precisione i punti di non conformità che dovranno essere successivamente segnalati nella documentazione seguendo il modello AgID. Una volta individuati i punti critici, occorre elaborare un piano di intervento per correggere le eventuali barriere all’accessibilità, adottando le migliori pratiche e gli standard riconosciuti a livello nazionale e internazionale.

Durante questo processo, è fondamentale coinvolgere esperti del settore e, nel caso, gli utenti finali, per garantire un’analisi completa e accurata. Infine, la Dichiarazione di Accessibilità dovrebbe essere redatta in modo chiaro e completo, riportando tutte le informazioni necessarie per consentire una valutazione trasparente e affidabile del livello di accessibilità del servizio o del prodotto in questione. 

Come compilare la Dichiarazione di Accessibilità? 

La compilazione della Dichiarazione di Accessibilità è un passo fondamentale per garantire che un sito web sia accessibile a tutti gli utenti. Per compilarla correttamente, è necessario descrivere tutti i risultati ottenuti dall’audit di modo che, in modo trasparente, siano dichiarate tutte le non conformità. Questo pone il soggetto erogatore dell’interfaccia nella condizione di piena compliance e soprattutto consapevole e pronto per le azioni correttive da intraprendere. 

AgID cos’è?

L’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) è un ente governativo italiano istituito nel 2012 con lo scopo di promuovere e coordinare l’innovazione digitale nel Paese. Esso svolge un ruolo fondamentale nel rendere i servizi pubblici più efficienti, accessibili e sicuri attraverso l’uso delle tecnologie digitali. Tra i suoi compiti principali, AgID si occupa della definizione di standard e linee guida sull’accessibilità degli strumenti informatici, garantendo che i servizi online siano fruibili da tutti.  

Questo impegno per l’accessibilità digitale si traduce in un maggiore coinvolgimento dei cittadini e nella creazione di un ambiente digitale più inclusivo. Grazie alla sua azione, AgID mira a modernizzare l’infrastruttura digitale dell’Italia, a colmare i divari e a promuovere l’uguaglianza di accesso alle risorse e ai servizi online per tutti i cittadini italiani, contribuendo così allo sviluppo socio-economico del Paese

Cosa sono le linee guida AgID?

Dell’AgID linee guida forniscono un quadro chiaro e normativo per la trasformazione digitale nel settore pubblico italiano. Queste delineano le procedure, gli standard e le best practice per garantire l’efficienza, la sicurezza e l’innovazione nell’ambito della digitalizzazione di aziende e Pubblica Amministrazione.

Lo scopo è quello di promuovere l’adozione di tecnologie avanzate, l’interoperabilità dei sistemi e la protezione dei dati sensibili, garantendo al contempo l’accessibilità e l’inclusività per tutti i cittadini. Attraverso un approccio consultivo e collaborativo, l’Agenzia per l’Italia Digitale si propone di guidare l’evoluzione digitale del settore pubblico, garantendo una governance efficace e trasparente per il beneficio di tutti i cittadini italiani.

Quali sono gli ambiti di applicazione delle linee guida AgID?

Le linee guida dell’Agenzia per l’Italia Digitale offrono un quadro normativo per orientare l’innovazione digitale nel Paese. Queste direttive hanno un’ampia gamma di applicazioni, coprendo diversi settori e ambiti. Nel settore pubblico, le linee guida di AgID definiscono standard per l’interoperabilità dei sistemi informativi e la gestione dei dati pubblici. Nei servizi digitali, esse stabiliscono criteri per la sicurezza informatica, l’accessibilità e l’usabilità delle piattaforme online.

Nel campo della cybersecurity, contribuiscono a proteggere le infrastrutture digitali nazionali e a garantire la riservatezza dei dati sensibili. Inoltre, le linee guida sull’accessibilità influenzano anche il settore privato, promuovendo l’adozione di standard e pratiche migliori nell’ambito della digitalizzazione aziendale. In sintesi, queste direttive hanno un impatto significativo sull’evoluzione e la qualità del panorama digitale italiano. 

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donna con capelli castani e lisci, occhi marroni. Inodassa una camicetta bianca, coperta in parte da un maglionicno blu. ha le braccia conserte e sorride