Disabilità visiva

Disabilità visiva

In un’epoca dove la digitalizzazione ha trasformato il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo, l’inclusione digitale emerge come una questione di fondamentale importanza. Questo tema assume contorni ancora più definiti e urgenti quando si considerano le sfide incontrate quotidianamente dalle persone con disabilità visiva.  

Navigare in un mondo non progettato per essere universalmente aperto a tutti può risultare un’esperienza frustrante e limitante, escludendo involontariamente una significativa porzione della popolazione dalla piena fruizione delle informazioni a disposizione online. In questo contesto, l’innovazione e l’impegno per un web inclusivo diventano una responsabilità sociale e anche una grande opportunità per le organizzazioni che vogliono ampliare il proprio impatto e raggiungere nuovi mercati.  

Investire nell’accessibilità digitale non solo permette di rimuovere barriere, ma può anche migliorare l’esperienza complessiva degli utenti, aumentare la brand reputation e favorire una maggiore fidelizzazione della clientela. 

Le tecnologie e le soluzioni offerte da okACCEDO rappresentano un passo avanti significativo verso questo obiettivo. Grazie a un approccio incentrato sull’innovazione e sulla consulenza personalizzata, la nostra azienda guida le organizzazioni nell’adeguamento delle proprie interfacce digitali alle normative vigenti, eliminando la possibilità di incorrere in sanzioni, creando esperienze online intuitive e inclusive per tutti i soggetti. 

Vediamo più nel dettaglio in questo articolo in che cosa consiste effettivamente la disabilità visiva e quali sono le leggi in vigore. 

Disabilità visiva: definizione 

La disabilità visiva non è una condizione uniforme ma comprende una vasta gamma di sfumature e livelli di compromissione della vista.  

Tra le più comuni si annovera sicuramente l’acuità visiva ridotta, disabilità che può manifestarsi con una visione offuscata, una percezione limitata dei dettagli o una difficoltà nel distinguere i colori.  

D’altra parte, vanno poi citate: la cecità parziale, che implica una significativa perdita di vista, e la cecità totale che invece comporta l’assenza completa della capacità visiva. 

Tuttavia, questa forma di invalidità non si limita solo alla quantità di vista residua, ma comprende anche altre sfide legate all’accesso e all’interpretazione delle informazioni colte attraverso il bulbo oculare. Ad esempio, alcuni individui possono soffrire di disturbi come il daltonismo o la sensibilità alla luce, che influenzano la loro capacità di distinguere il mondo circostante. Altri possono avere difficoltà nella lettura di testi a causa di disturbi della percezione o della concentrazione. 

È importante sottolineare che la disabilità visiva non si limita agli individui completamente ciechi, ma coinvolge una vasta gamma di persone con esperienze e necessità diverse. Per questo è indispensabile un approccio inclusivo e personalizzato nell’affrontare le sfide legate all’accessibilità digitale. 

Uomo non vedente che lavora al computer con tecnologia assistiva; display braille e lettore di schermo.

Disabilità visiva e inclusione

L’inclusione digitale è cruciale per garantire che tutti gli individui, anche coloro con disabilità visiva, possano partecipare pienamente alla società e alla vita online. Questo concetto va oltre il semplicemente fornire accesso alle tecnologie digitali, come le tastiere o gli schermi per ipovedenti; implica anche la creazione di esperienze online fruibili, usabili e accettabili per tutti, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive.  

Nel contesto della disabilità visiva, tale aspetto è fondamentale perché consente alle persone di accedere a informazioni vitali, partecipare attivamente alla vita lavorativa e svolgere attività quotidiane in modo autonomo e indipendente.  

Un web accessibile, infatti, offre l’opportunità di apprendere e connettersi con gli altri in modi innovativi, riducendo l’isolamento sociale e promuovendo l’autonomia personale. Non solo, esso favorisce anche la riduzione delle disparità e la promozione dell’uguaglianza di opportunità, contribuendo a creare un ambiente più equo per tutti. 

Investire nell’inclusione digitale è un’opportunità per tutti, in quanto in grado di garantire vantaggi tangibili ad aziende e istituzioni, aumentando la portata dei loro servizi e migliorando l’esperienza complessiva degli utenti. 

La legge sulla disabilità visiva: promuovere l’equità in un mondo ipertecnologico  

Nel mondo odierno, caratterizzato da una crescente dipendenza dalle tecnologie digitali e dalla comunicazione online, l’accessibilità è diventata una questione di rilevante importanza. In un contesto in cui il web è il principale veicolo di informazioni, servizi e interazioni sociali, garantire che le persone con disabilità visiva possano accedere e partecipare pienamente a questa sfera digitale è essenziale per promuovere l’equità

In risposta a questa necessità, diverse leggi sull’inclusione dei disabili visivi sono state promulgate in vari paesi per assicurare loro pari opportunità nel mondo digitale. In Italia, una delle principali normative in materia è la legge Stanca, formalmente nota come “Legge 9 maggio 2004, n. 4 – Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”, la quale impone agli enti pubblici e alle società private con fatturato annuo maggiore di 500 milioni di euro di adottare misure per rendere i propri siti web aperti a tutti, comprese le persone con disabilità visiva. Essa si basa sul principio fondamentale che la fruizione delle risorse digitali debba essere un diritto universale. 

Oltre a questa, ci sono altri precetti internazionali che si occupano dell’inclusione delle persone con disabilità visiva nel contesto digitale. Tra tutti spicca il Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), un insieme di linee guida sviluppate dal World Wide Web Consortium (W3C) che forniscono criteri dettagliati per rendere i contenuti web usabili da tutte le persone. Le WCAG rappresentano uno standard globale e costituiscono un riferimento importante per chiunque desideri creare canali consoni ai requisiti legislativi. 

In questo contesto di conformità normativa, emerge il ruolo fondamentale di okACCEDO, la prima realtà italiana con soluzioni tecnologiche proprietarie per l’accessibilità digitale. Essa grazie ad una consulenza specializzata è in grado di aiutare aziende ed enti pubblici a raggiungere il corretto adeguamento dei canali ai requisiti previsti dalla legge in ambito di inclusione digitale. 

Con strumenti innovativi come l’okDashboard e l’okWidget, la nostra azienda fornisce un supporto completo per l’analisi del sito, l’individuazione e la risoluzione di potenziali problemi di accessibilità, assicurando un’esperienza digitale ottimale per tutti gli utenti.  

Se vuoi conoscere le nostre soluzioni e sapere di più su come rendere i tuoi canali conformi alla normativa al fine di evitare sanzioni e avere servizi digitali più accessibili e inclusivi, contattaci subito