Design Inclusivo

Design Inclusivo

In un periodo storico in cui l’innovazione digitale prosegue a passi da gigante, garantire che le tecnologie siano fruibili e inclusive è diventata più che mai una necessità imprescindibile. Questa realtà pone al centro del dibattito il concetto di design inclusivo, un approccio progettuale che si prefigge di rendere i servizi web usabili da ogni utente, ampliando così il potenziale di interazione e partecipazione nel mondo online.  

È in questo contesto che l’impegno di okACCEDO assume un valore strategico. Come prima realtà italiana specializzata in soluzioni tecnologiche per l’accessibilità digitale, la nostra azienda offre alle organizzazioni e alla Pubblica Amministrazione gli strumenti necessari a favorire l’adeguamento ai requisiti previsti dalla Legge Stanca, al fine di evitare sanzioni e favorire l’emergere di un mondo aperto a tutti, senza eccezioni. 

Vediamo più nel dettaglio in questo articolo in che modo okACCEDO può offrire un supporto professionale ad aziende e PA, partendo dalla definizione di design inclusivo e illustrando come, attraverso la lente dell’inclusive UX design e l’enfasi sull’accessibility, sia possibile creare esperienze online che accolgano la diversità delle esigenze umane. 

Cos’è il design inclusivo?  

Il design inclusivo rappresenta un pilastro fondamentale nell’evoluzione della progettazione digitale moderna, segnando il passaggio da un approccio focalizzato principalmente sulle esigenze della maggioranza a uno che abbraccia la diversità dell’esperienza umana in tutte le sue forme. 

Si tratta, in poche parole, di pensare e creare spazi, prodotti e servizi web che siano non solo accessibili, ma anche pienamente fruibili da un’ampia varietà di persone, incluse quelle con disabilità. Questo concetto si radica nella comprensione che l’accesso alla tecnologia e ai suoi benefici dovrebbe essere un diritto universale, non limitato da barriere fisiche, sensoriali o cognitive. 

L’obiettivo principale del design inclusivo è, infatti, quello di eliminare tutti gli ostacoli che possono escludere le persone dal pieno ed equo accesso ai prodotti digitali, promuovendo una progettazione che sia veramente universale.  

In che modo questo è possibile? Associando a tale approccio anche il concetto di inclusive UX design, ovvero una modalità di sviluppo che mette al centro della creazione visiva di un’interfaccia digitale l’esperienza dell’utente. Lo scopo è quello di valorizzare i feedback e le abitudini di navigazione ed interazione di tutti i soggetti, inclusi coloro che sono spesso trascurati dai processi di design tradizionali, per garantire che le soluzioni progettuali rispondano in modo efficace ed empatico alle loro esigenze. 

Attraverso la valorizzazione della diversità umana come fonte di arricchimento e non come ostacolo, l’inclusive UX design spinge gli sviluppatori verso l’innovazione, sfidandoli a trovare soluzioni creative che migliorino l’esperienza di tutti gli utenti (proponendo modelli come il performante Flat Design). Questa filosofia non solo risponde alle esigenze di un pubblico più ampio, ma guida anche verso uno sviluppo più sostenibile ed equo del mondo digitale, assicurando che i benefici della tecnologia siano fruibili da tutti. 

Vediamo adesso nel dettaglio in che cosa consiste il metodo del design inclusivo

Primo piano di un tavolo con vari template di applicazione mobile, concetto di user experience

Accessibility and Inclusive design: l’approccio utilizzato 

L’approccio al design inclusivo si distingue come una metodologia fondamentale nel creare prodotti e servizi digitali usabili che abbiano al centro l’inclusione. Questo concetto va di pari passo con l’adempimento alle normative sull’accessibilità, proponendo una visione interdisciplinare che mira a comprendere e rispondere alle esigenze di un’ampia varietà di soggetti.  

In particolare, l’essenza di tale metodologia risiede nella convinzione che progettare per rendere un canale di facile utilizzo non debba essere visto come un vincolo, ma come un’opportunità per innovare e creare soluzioni che migliorino l’esperienza di tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive. 

Nel contesto di “accessibility and inclusive design“, quindi, si riconosce che questi due ambiti, pur avendo obiettivi paralleli, si intersecano in modi che potenziano l’usabilità e l’esperienza utente complessiva. L’accessibilità si concentra sui requisiti tecnici necessari per rendere i contenuti digitali fruibili da persone con disabilità, mentre il design inclusivo spinge a riflettere su come rendere ogni aspetto di un prodotto o servizio intuitivo e di facile utilizzo per una gamma più ampia di persone, includendo quelle con esigenze temporanee o situazionali e non solo limitazioni permanenti. 

Usufruire di tale approccio significa quindi immergersi in un processo di progettazione empatica e iterativa, dove la partecipazione degli utenti e il testing diventano fondamentali. Si tratta di anticipare e risolvere le sfide legate all’accessibilità sin dalle prime fasi dello sviluppo, integrando feedback e percezioni dei soggetti per affinare continuamente il prodotto. Questo metodo consente non solo di rispettare le normative vigenti ma di superarle, offrendo esperienze che sono intrinsecamente più ricche, soddisfacenti e, infine, umane. 

Design inclusivo nella disabilità: il ruolo di okACCEDO 

 Quanto detto fin qui è utile per capire come l’approccio al design inclusivo, specialmente nell’ambito della disabilità, sia essenziale non solo per rispettare le normative ma anche per abbracciare pienamente la diversità umana nella società iperconnessa. Questo percorso trascende la semplice conformità legale, avviando una trasformazione culturale che vede le persone con disabilità non come un ‘altro’ da integrare con sforzi separati, ma come una parte vitale della comunità utente. L’accessibilità e l’inclusione diventano quindi non solo obiettivi da raggiungere, ma valori fondamentali da incorporare in ogni aspetto del design digitale.  

La progettazione di spazi web che tengano conto di tutte le forme di abilità non è solo un atto di giustizia sociale, bensì si rivela anche una mossa strategica che apre le porte a un pubblico più ampio. L’inclusione digitale, dunque, non solo migliora l’esperienza utente per un segmento specifico della popolazione ma arricchisce l’esperienza di tutti gli utenti. 

Il coinvolgimento delle comunità di persone con disabilità nel processo di design e sviluppo, l’ascolto dei loro feedback e l’adozione di un approccio progettuale che miri a eliminare gli ostacoli all’accessibilità, rappresentano passi fondamentali verso la realizzazione di questo obiettivo. È un processo che richiede una riflessione continua, un impegno verso l’apprendimento e l’adattamento, e una volontà di sfidare le convenzioni per creare soluzioni che rispecchino le esigenze di una popolazione diversificata. 

In questo scenario, okACCEDO si posiziona come alleato fondamentale per le imprese impegnate a rendere i propri touch-point digitali accessibili e conformi ai requisiti legislativi, offrendo al contempo un’opportunità di crescita. Con soluzioni avanzate come l’okDashboard, l’okWidget, il pacchetto Stanca e servizi di Rimediazione, la nostra azienda supporta le aziende private e la Pubblica Amministrazione nell’implementazione del design inclusivo, facilitando così l’adeguamento alle normative, riducendo le possibilità di sanzioni e favorendo oltre che l’ampliamento del pubblico, una maggiore visibilità online. 

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