Accessibilità siti Pubblica Amministrazione

Accessibilità siti Pubblica Amministrazione

Nel contesto digitale che caratterizza il nostro mondo, l’accessibilità siti Pubblica Amministrazione e del web in generale è diventata una priorità sia etica che legale. Con l’avvicinarsi della scadenza del 2025, per la quale è obbligatorio conformarsi ai requisiti normativi sanciti dalla legge Stanca, aumenta l’urgenza per le grandi aziende e la PA di adeguare i propri siti per evitare sanzioni. In questo contesto, okACCEDO emerge come una realtà all’avanguardia, offrendo soluzioni tecnologiche proprietarie per garantire l’accessibilità digitale, tra cui OkDashboard, OkWidget, il pacchetto Stanca e servizi di Rimediazione, assicurando spazi conformi, aperti a tutti e ottimizzati per un’esperienza utente senza barriere.   

Accessibilità siti Pubblica Amministrazione: una priorità inderogabile

La Pubblica Amministrazione, rappresentando le istituzioni e servendo il pubblico, ha il dovere di garantire sempre che i propri servizi online siano accessibili a tutti i cittadini, inclusi coloro che hanno disabilità. Questo, prima di qualsiasi altra cosa, garantisce la conformità alla legge Stanca. Per assicurare l’accessibilità siti web Pubblica Amministrazione, come vedremo, è necessario pubblicare una dichiarazione che attesti lo stato di conformità di ciascun spazio online e applicazione mobile ai requisiti normativi. Vediamo ora come fare a produrre tale dichiarazione e, soprattutto, quali sono i passaggi necessari a cui sono chiamate le PA.    

La dichiarazione di conformità accessibilità siti Pubblica Amministrazione

Un elemento cruciale in questo processo è la dichiarazione di conformità accessibilità siti Pubblica Amministrazione. La sua redazione e pubblicazione avvengono esclusivamente attraverso l’applicazione online disponibile sul portale ufficiale AGID (Agenzia Italia Digitale). Prima di avviare il processo di compilazione del documento, è possibile completare alcuni passaggi preparatori, come la nomina di un responsabile della transizione digitale (RTD), la figura di riferimento per tutto ciò che riguarda la transizione digitale e l’accessibilità. Fatto ciò, per agevolare il processo della dichiarazione si può anche indicare l’indirizzo email dell’rtd sull’indice delle PA, per accedere all’applicazione AGID dedicata all’invio della dichiarazione.

Un altro passaggio chiave è quello di verificare l’accessibilità web e app mobile adottando le metodologie, i criteri di valutazione e le verifiche tecniche di allineamento ai requisiti delineati dalla Direttiva UE 2016/2102.

In ultimo, per pubblicare regolarmente la dichiarazione relativa all’accessibilità siti Pubblica Amministrazione, occorre implementare un meccanismo di feedback finalizzato a consentire agli utenti di segnalare eventuali problemi. Ricordiamo anche che le PA dovranno anche mettere a disposizione, sul proprio web, il documento con un apposito collegamento.

AGID e accessibilità siti delle pubbliche amministrazioni: tempistiche e sanzioni

L’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) svolge un ruolo chiave nel promuovere e controllare accessibilità siti web Pubblica Amministrazione e privati. Grazie a strumenti di verifica e linee guida dettagliate, assicura che l’accessibilità non sia solo un obiettivo ma una realtà concreta. Entro giugno 2025, secondo quanto previsto dall’European Accessibility Act, tutti i prodotti e servizi ICT (Information and Communication Tenchologies) immessi sul mercato UE dovranno risultare fruibili. Ne consegue che chi non ha ancora pensato a questo problema dovrà farlo al più presto.

Oltre a controllare accessibilità siti web Pubblica Amministrazione, infatti, l’AGID attua le sanzioni in caso di violazioni. In particolare, questa agenzia pubblica deve verificare, sulla base della Legge Stanca, che le PA compilino o aggiornino la dichiarazione per ogni servizio entro il 23 settembre di ogni anno. Per quanto riguarda le sanzioni previste in caso di rilevata mancata conformità agli standard richiesti, l’articolo 9 della legge Stanca prevede sanzioni di tipo dirigenziale e disciplinare per i dirigenti responsabili della Pubblica Amministrazione.

Per i soggetti privati, invece, un mancato adeguamento si traduce in una sanzione fino al 5% del fatturato. Un motivo in più per non sottovalutare la scadenza del 2025 e rivolgersi a professionisti come okACCEDO per ottenere un supporto concreto.

Come avviene la verifica accessibilità siti Pubblica Amministrazione

La verifica accessibilità siti Pubblica Amministrazione avviene in modo differente a seconda della tipologia di servizio erogato. Per chi lo desiderasse, c’è la possibilità di adottare strumenti automatizzati di controllo, ma, occorre sottolineare come non possano garantire un’analisi completa al cento per cento nell’ottica della conformità alla legge sull’accessibilità siti Pubblica Amministrazione. A questo proposito la soluzione più idonea è utilizzare soluzioni avanzate, come un validatore di accessibilità, finalizzati a favorire l’analisi e il monitoraggio, assicurando di identificare e risolvere rapidamente qualsiasi problema. In questo caso parliamo di uno strumento informatico progettato per valutare e testare la conformità di uno spazio web o di un’applicazione alle linee guida.

okACCEDO supporta al meglio la Pubblica Amministrazione del percorso di adeguamento ai requisiti legali, il tutto senza perdere mai di vista l’esperienza di navigazione! Essendo prima realtà con soluzioni tecnologiche proprietarie, che le permettono di verificare in modo molto preciso l’accessibilità e che offre un servizio completo per le PA, per risultare sempre conformi e non perdere alcuna scadenza, okACCEDO è un partner fondamentale nel processo di dichiarazione e compiacenza della legge!

Se vuoi essere sicuro di garantire l’accessibilità siti Pubblica Amministrazione, evitando così sanzioni e migliorando la visibilità, contattaci ora!